DAVIDIA ( Davidia Involucrata )

L’albero dei fazzoletti…

Eccoci giunti alla descrizione di una pianta che accompagna i miei ricordi delle scuole superiori, dove proprio fuori dalla mensa ad angolo di essa cresceva rigogliosa una Davidia Involucrata.

Durante la primavera quando le temperature cominciavano a mitigarsi, i ragazzi nel dopo pranzo per tornare alle classi uscivano all’aperto senza percorrere i corridoi della scuola, trascorrendo così alcuni minuti nel parco prima che ricominciassero le lezioni. Ad aspettarli all’uscita della mensa c’era questo albero di Davidia il quale superava di poco il secondo piano dell’edificio e durante il mese di maggio,nel pieno della sua fioritura mostrava a tutti le sue brattee bianchissime che sembravano candidi fazzoletti davidia fogliabianchi stesi al sole.

Gli inglesi, ai quali la fantasia come l’humour non manca di sicuro, chiamano questa pianta anche con il nome di “Handkerchief tree”ma anche “Dove tree” o “Ghost tree”…le traduzioni lascio a voi il piacere di scoprirle.

Ma lasciamo per un momento in disparte i miei ricordi e approfondiamo qualche nozione in più su questa pianta abbastanza rara che sino ad ora nella mia carriera professionale di giardiniere ho incontrato ben poco nei giardini privati.

La Davidia Involucrata è una pianta appartenente alla famiglia delle Cornaceae, genere Davidia ed unica specie del genere appunto è la D. Involucrata. La Davidia è una pianta decidua le cui origini risalgono al sud della Cina; presenta delle foglie cuoriformi dal margine seghettato e dalle dimensioni abbastanza generose, lunghe 10/20 cm e large 7/15 cm, con una pagina superiore di un bel color verde brillante e la pagina inferiore un pochino più chiara. Per i meno esperti può essere confusa a prima vista con la foglia del ben più comune Tiglio. Come albero possiamo classificarlo tra quelli ad alto fusto, anche se la sua crescita non è di certo rigogliosa e veloce come quella di altre piante classificate come tali, pur vantando dati botanici che fissano a venti metri il suo apice di crescita. Resta a mio avviso comunque una pianta che pur non crescendo a dismisura necessita del suo spazio, anche perchè di pari passo con l’altezza abbiamo lo sviluppo della chioma che nella sua forma tondeggiante occupa uno spazio quasi pari all’altezza.

davidia fioriLa Davidia è senza dubbio una pianta molto rustica che non richiede certamente troppe attenzioni e non presenta particolari problemi sia dal punto di vista delle patologie che per quanto riguarda le cure agronomiche. Questa pianta infatti sopporta bene le basse temperature, i terreni umidi e non richiede nemmeno interventi di potatura regolari, se non nei casi in cui messa a dimora in condizioni di poco spazio per quello che è il suo normale sviluppo.

Per quanto riguarda l’esposizione ai raggi del sole osserviamo come possa svilupparsi bene anche in condizioni di scarsa luminosità, non disdegnando nemmeno però le condizioni di luce alle quali si adatta altrettanto bene.

Parliamo ora della particolarità di questo albero che gli è valso il nome comune di “albero dei fazzoletti”.

Per chi ha avuto la fortuna di poterne osservare uno, o semplicemente lo conosce perchè si è imbattuto in qualche ricerca mirata, capisce certo come sia stato facile appioppargli questo nome di fantasia che meglio non gli si poteva accostare.

Attenzione però a non confonderci e cadere nel banale errore di chiamarli fiori! davidia fiore dettaglioSicuramente non sarà sfuggito ai più attenti come ho chiamato i bianchi “fazzoletti” che rendono unica questa pianta nel suo genere, e cioè brattee.

Questo è il termine botanico esatto con il quale vengono definite le foglie, perchè di foglie si tratta, che si modificano per proteggere il frutto o come in questo caso si colorano per attirare a se gli insetti impollinatori che altrimenti non troverebbero i fiori a causa della loro scarsa appariscenza o profumo. Il fiore vero e proprio infatti è racchiuso tra le due brattee bianche ed è di piccole dimensioni e per nulla ornamentale. Tipico esempio di fiore che noi tutti vediamo almeno una volta l’anno che utilizza brattee appariscenti, anche se molti di noi ignorano che di brattee si tratti, è l’Euphorbia Pulcherrima, meglio conosciuta come stella di natale!

Come la stella di natale anche la Davidia “colora” le proprie foglie ai margini del fiore per esaltarne la sua presenza mettendolo così più in vista a quegli insetti che devono svolgere l’importante compito dell’impollinazione.

davidia fruttoA seguito della scomparsa dei fiori si ha la formazione di un frutto dalle dimensioni di una noce, che con l’arrivo della stagione autunnale si tinge di un color ruggine, per poi essiccare e cadere al suolo in inverno.

Ultima informazione a riguardo di questa pianta è che se decidessimo di piantare una Davidia in giardino dobbiamo sapere che occorre pazientare alcuni anni prima di poter ammirare i suoi famosi fazzoletti bianchi, in quanto la pianta fiorisce dopo circa sette otto anni di età.

Ecco allora svelato anche l’ultimo segreto che ci nascondeva questa bella ed insolita pianta, ora non c’è più nulla che vi possa fermare dalla ricerca nei vivai di questo albero, se non la difficoltà che forse incontrerete haimè, nel reperirla.