ELLEBORO (Helleborus Niger )
La rosa di natale che addolcisce l’inverno…
Eccoci a parlare di un bellissimo fiore che non poteva certo mancare nel capitolo invernale di questa rubrica dedicata alle piante di stagione.
Conosciuto ormai da parecchi l’Elleboro deve sicuramente gran parte del suo successo alla bella presenza che occupa spesso nelle composizioni e cestini natalizi. Molto probabilmente è infatti una pianta che parecchi di noi hanno imparato ad apprezzare a seguito della sua scoperta in qualche composizione natalizia che gli è stata donata in occasione delle feste. Come gran parte delle piantine che formano le composizioni sarà stato poi anche lui “riciclato” e piantato in qualche aiuola del giardino, scoprendo così che si tratta di un bellissimo fiore, e se messo nella posizione ideale necessita di ben poche cure per diventare un bel protagonista.
Conosciamo quindi un pochino meglio questa graziosa piantina che nasconde dietro di sé anche un lato più oscuro.
Si tratta di una pianta erbacea che non supera i trenta centimetri di altezza, con la caratteristica di avere dei rizomi sotterranei dai quali dipartono le nuove radici e i nuovi steli che fuoriescono dal terreno dando vita alle foglie e ai fiori. Altra piccola caratteristica che viene riportata in tutti i testi dove è descritto l’Elleboro è il fatto che queste piantine pare abbiano un leggero odore acre. Dico tutto ciò per il semplice fatto che personalmente ho sempre ignorato questa piccola caratteristica, pur avendo maneggiato parecchie di queste piante durante i travasi per creare le composizioni o più semplicemente per doverle innaffiare. Magari è semplicemente colpa del mio naso e i testi riportano al contrario la verità, lascio quindi il beneficio del dubbio e la libera interpretazione olfattiva ad ognuno di voi.
L’Elleboro appartiene alla famiglia delle Ranunculaceae, genere Helleborus e specie H. Niger, che sarà quella presa in esame da noi in questo caso. In Italia esistono circa una decina di specie di Elleboro che crescono spontanee, principalmente le possiamo trovare sui rilievi ad una altezza compresa tra i duecento e gli ottocento metri s.l.m., con una distribuzione che si concentra in tutta la fascia alpina e si estende molto a sud su tutto l’arco degli appennini.
Come detto in precedenza la peculiarità di questa pianta è proprio la fioritura che avviene all’inizio dei mesi invernali ed anche in primavera; questo è senza dubbio il motivo che gli è valso il nome comune di “rosa di natale” ed anche sicuramente gran parte del suo successo, visto che non sono poi molte le piante fiorite in questo periodo!
Tornando alle cure da dedicare all’Elleboro dobbiamo sapere che è senza dubbio una pianta che necessita di poche attenzioni ed è anche parecchio rustica, ma è altrettanto vero che dobbiamo fornirgli le condizioni giuste in modo da poterlo aiutare a donarci i consueti fiori bianchi che noi tutti conosciamo. Queste condizioni rispecchiano un terreno non troppo secco, che abbia un buon riparo dai raggi del sole, specie nella fascia pomeridiana, ed un suolo con un PH che non sia troppo acido. E’ buona norma infatti mettere a dimora l’Elleboro nei pressi della chioma di qualche albero che con le sue fronde lo ripari dai raggi del sole, oppure piantarlo in aiuole dove l’esposizione alla luce non sia troppo prolungata. Basti pensare che la natura spontanea di questa pianta lo vede crescere nel sottobosco!
Come detto in precedenza gradisce suoli freschi con una reazione leggermente basica, per questo lo si può aiutare distribuendo della calce sul terreno circostante o anche mescolandone un po’ nella preparazione del terreno dove andrà poi messo a dimora.
Parlando ancora dell’infiorescenza dell’Elleboro dobbiamo sapere che se la varietà più conosciuta ed ampiamente utilizzata in commercio è sicuramente quella con il classico fiore bianco, esistono tantissime altre varietà non meno difficili da trovare che presentano dei fiori rosa tenue, alcune altre bellissime con fiori di color bordeaux scuro ed altre che tingono i propri fiori di un verde molto chiaro!
Tornando alle parole che ho utilizzato all’inizio di questo articolo, dove si è detto di lati oscuri, spiego ora il perché di questa mia affermazione. C’è infatti da sapere che l’Elleboro è una pianta velenosa e può anche provocare la morte. Il motivo di tale tossicità è dovuto alla presenza di “elleborina” ed altre sostanze tossiche contenute al suo interno, le quali possono provocare anche l’arresto cardiaco. Proprio per l’elevata pericolosità è stato abbandonato lil suo utilizzo anche nella medicina popolare. Non facciamoci però intimorire da questo piccolo dettaglio, del resto sono davvero tante le piante velenose, e i decessi dovuti a queste sono davvero un dato poco significativo. Per conto mio non c’è davvero di che aver paura se si trova un angolino poco soleggiato del giardino e si decida di dedicargli un pochino di spazio…
Detto ciò non vi resta che piantare un Elleboro in giardino e vedere se le condizioni in cui lo avete messo a dimora gli sono favorevoli; per quello che riguarda la mia piccola esperienza se avrete azzeccato il posto ve ne accorgerete subito, in quanto con l’Elleboro non ci sono mezze misure, o prospera rigoglioso oppure vi abbandonerà in poco tempo!