GARDENIA ( Gardenia jasminoides)
Una perla bianca e profumata nel giardino…
Come non poter mettere nell’elenco delle piante che non possono mancare in un giardino la meritevolissima Gardenia?
Molti pensano alla Gardenia come una pianta da appartamento e non come un cespuglio che può resistere anche all’aperto d’inverno, magari usata in compagnia di altri cespugli all’interno di aiuole dove possa dare bella mostra dei suoi fiori bianchi e profumati.
Ebbene ora scopriremo come esistano varietà di Gardenia che possono resistere all’aperto e anche altre che crescono quasi radenti al suolo e si sviluppano in modo orizzontale come delle piante tappezzanti.
La Gardenia è una pianta che estende le sue origini alla Cina, Giappone, India e tutte le regioni dei continenti con clima sub-tropicale; appartiene alla famiglia delle Rubiaceae, genere Gardenia e in questo nostro caso analizzeremo la specie G. Jasminoides, che è la più diffusa nei nostri mercati.
Questa pianta si presenta sotto forma di arbusto sempreverde, con un fogliame dal caratteristico color verde scuro e lucido. Le gardenie che crescono nelle nostre regioni raggiungono dimensioni massime di due metri di altezza, per questo è considerata un arbusto, anche se nelle zone dove nasce spontanea può raggiungere dimensioni ben più ragguardevoli tali per cui venga classificata come albero.
All’apice dei rametti porta le note infiorescenze che noi tutti apprezziamo sia per la loro bellezza che per il profumo incantevole che ne emanano. I boccioli dalla forma di fuso allungato possono essere singoli o radunati in piccoli gruppi i quali daranno vita, tra la fine della primavera e ancor di più in estate, ad infiorescenze di un color bianco candido che via via con la maturazione assumeranno dei toni di crema diventando quasi di colore giallo poco prima di appassire.
La Gardenia che la maggior parte di noi conosce è sicuramente quella che si trova fiorita nei garden in quasi tutti i periodi dell’anno, tutto ciò è reso possibile grazie alla forzatura effettuata nell’ambiente controllato delle serre di coltivazione, anche se la giusta epoca di fioritura la vorrebbe veder sbocciare in estate con qualche fiorellino anche in tarda primavera. Nel seguito di questo articolo scopriremo come sia alquanto semplice e di come bastino pochi accorgimenti per ottenere dei risultati appaganti da queste piante che al contrario molti giudicano come un pochino “capricciose”o persino di difficile coltivazione .
Le tre regole che io considero fondamentali per la coltivazione della Gardenia con buoni risultati sono: un buon terriccio leggero e drenante con PH acido, una esposizione semi ombreggiata (luce del mattino ed ombreggiato ma luminoso nel pomeriggio) e regolari concimazioni con concimi NPK anche liquidi non dimenticando di somministrare regolarmente anche del ferro chelato che ne conferisce il classico verde scuro e lucido della Gardenia (oltre a facilitarne l’assorbimento degli elementi nutritivi). Altra piccola attenzione da dover osservare riguarda la salute della pianta, facendo attenzione all’attacco che potrebbe subire da parte delle cocciniglie o ancor peggio delle piccole mosche bianche (Aleurodidi), i quali se trascurati possono causare un deperimento della pianta stessa. Per quanto riguarda la sfera delle patologie sono questi due i più comuni fattori di rischio a cui è soggetta la Gardenia.
Spesso molte persone dopo l’acquisto di una bella gardenia lamentano l’inspiegabile ingiallimento dei boccioli e la conseguente caduta dei fiori ancor prima che si schiudano. Tuto ciò è dovuto come detto prima al fatto che le Gardenie vengono spesso forzate in serra per indurre la fioritura in momenti in cui normalmente la pianta non sarebbe in fiore. Ciò comporta che una volta portata nelle abitazioni private la pianta si trovi in condizioni molto diverse da quelle in cui è cresciuta sino a quel momento (temperatura, umidità, luminosità, innaffiature) alle quali una volta venute a mancare la pianta reagisce spesso abortendo la fioritura. Nulla di cui disperare però basta lasciare che la pianta si adatti lentamente alle nuove condizioni e riprenda il ciclo naturale della sua crescita (non dimenticando sempre di fornire tutte le cure sopra elencate); passato questo periodo di “stallo” la vostra Gardenia tornerà ad essere la bellissima pianta che merita un posto tutto suo sia in vaso che in giardino.
Come detto in precedenza esistono in commercio varietà di gardenia, poco note e forse anche un pochino difficili da reperire, le quali presentano un portamento strisciante e possono essere utilizzate quindi come coprisuolo. Questa varietà prende il nome di Gardenia Radicans (foto accanto). La gardenia Radicans è facilmente riconoscibile grazie alle dimensioni più ridotte del fogliame e dei fiori che sono anch’essi di più piccolo calibro ma non meno profumati rispetto alla sua “sorella maggiore”. Questo piccolo arbusto sarmentoso che si sviluppa per un diametro di un metro e mezzo circa per quaranta centimetri scarsi di altezza sopporta bene le temperature rigide dell’inverno e costituisce un insolita presenza che dona di sicuro un grazioso tocco di originalità e bellezza, oltre che profumo, alle aiuole dove viene messa a dimora.
Per quanto riguarda invece la gardenia a cespuglio che possiamo piantare all’aperto, anch’essa è distinguibile dalle varietà coltivate in serra grazie alle dimensioni del suo fogliame (molto più grande della varietà “d’appartamento”), ed anche la fioritura che è caratterizzata da dei boccioli, e di conseguenza dei fiori, di più grandi dimensioni rispetto alle altre.
Detto ciò credo di aver esaurito questo tema ed aver detto quanto necessario per poter permettere a chiunque di cimentarsi nel tentativo di coltivare nel proprio giardino un esemplare di Gardenia; se i risultati non dovessero poi essere quelli sperati vi chiedo solamente di non maledire quanto detto sino ad ora. Con le piante a volte è così e se in quel posto decidono di non voler stare, a ben poco serve il nostro ostinarsi ad effettuare cure e rimedi forzati, vorrà semplicemente dire che in quel posto dovremmo cambiare tipo di pianta! (l’esperienza insegna!)