GELSOMINO D’INVERNO ( Jasminum Nudiflorum)

I delicati fiori gialli del Gelsomino di S.Giuseppe…

Facciamo un po’ di luce su questo piccolo cespuglio che non è di sicuro una novità per i nostri giardini più datati, ma che molti  attualmente ne ignorano perfino l’esistenza.

I nomi comuni a cui viene associato questo piccolo arbusto sono Gelsomino d’inverno o Gelsomino di San Giuseppe, anche se il suo vero nome è Jasminum Nudiflorum. Questa pianta originaria della Cina appartiene alla famiglia delle Oleaceae, genere Jasminum (al quale appartengono circa duecento specie) e il J.Nudiflorum che sarà la specie esaminata di seguito in questo articolo.

Come accennato in precedenza il Gelsomino d’inverno è di sicuro una pianta che si fa notare per i suoi fiorellini giallo chiaro che fanno la loro jasminum fiorecomparsa nei primi mesi dell’anno sul finire dell’inverno ( da qui il nome di G. di S. Giuseppe o G. d’inverno ).

Questo genere di arbusto dal portamento sarmentoso/cascante non raggiunge dimensioni proibitive, circa due tre metri di sviluppo, per cui riesce a trovare spazio anche in molti vasi o fioriere con piante perenni che adornano i terrazzi delle abitazioni prive di giardino.

Il Gelsomino d’inverno può infatti essere utilizzato sia come pianta “coprisuolo”, come rampicante (dovendo però fare affidamento ad una struttura sulla quale appoggiarsi) o ancor meglio a mio parere come pianta cascante. Quest’ultima forma di sviluppo mi fa ricordare il cortile di mia nonna (non è quello nella foto qui sotto!), dove al disopra di un muro alto circa tre metri erano piantumati una serie di questi arbusti, i quali con i loro cacci filiformi ed un pochino disordinati arrivavano a toccare terra. Se al contrario venisse piantato in piena terra senza nessun tutore né dislivello dove possa far cascare le sue fronde ecco che lo noteremmo svilupparsi con un andamento non proprio perfettamente orizzontale. Infatti il suo sviluppo con cacci un po’ disordinati che escono dalla sagoma è tra le caratteristiche che delineano il portamento del J. Nudiflorum; con una semplice potatura (effettuata dopo l’epoca di fioritura) si possono eliminare i rami più irregolari ed ottenere così un aspetto decisamente più ordinato.

jasminum copertina

Come appena accennato la potatura deve essere effettuata nel periodo che segue la fioritura, dando così il tempo alla pianta di poter rigenerare i rametti nuovi che porteranno il fiore l’anno successivo. Non è necessario essere troppo aggressivi con le potature se non nel caso in cui volessimo rinnovare completamente la pianta. In tal caso effettueremo un taglio molto energico che elimini gran parte dei rami vecchi e più lignificati lasciando così spazio a nuovi cacci più giovani e vigorosi che ricostruiranno nel tempo la struttura della pianta. Tale pratica non è da considerarsi sbagliata se venisse effettuata ad intervalli di cinque o sei anni o semplicemente nel momento in cui ci accorgessimo che è la pianta stessa a necessitarne, manifestando una crescita stentata con la produzione di parecchi rametti secchi.

Il J.Nudiflorum non è una pianta a foglia persistente, quindi possiamo osservare come i suoi fiorellini (che compaiono prima delle foglie) sboccino proprio dai rami esili e completamente spogli della pianta nel periodo che segue i mesi freddi. Successivamente compaiono le foglioline che sono di un color verde scuro dalla forma ovale leggermente appuntita e di piccola taglia ( due/tre centimetri ).

Per quanto riguarda l’esposizione e il tipo di terreno da destinare al Gelsomino d’inverno non ci sono troppi accorgimenti di cui preoccuparsi. Si tratta infatti di una pianta molto rustica che sopporta bene le basse temperature, ad eccezione dei primi anni d’impianto dove se dovesse fare troppo freddo sarebbe buona norma proteggerlo con del tessuto/non tessuto; tutto ciò non deve invece preoccuparci se la pianta è già insediata da alcuni anni e quindi più robusta ed in grado di proteggersi da sola. Anche nel sottosuolo non è per nulla “schizzinoso” e lo vediamo affondare le sue radici nei più comuni terreni che si possono trovare nei nostri giardini, riscontrando come anche con poche attenzioni una piccola piantina si sviluppi rigogliosa senza per forza necessitare di alcun intervento da parte nostra!

Per l’esposizione alla luce si consiglia di riservargli un posto abbastanza soleggiato o comunque con mezza giornata di esposizione ai raggi del sole, nel caso in cui dovessimo piantarlo in un posto troppo ombreggiato l’unico svantaggio che possiamo osservare è nella diminuzione della fioritura.

Proprio quest’ultima, considerato il fatto che per tutto il periodo dell’anno è una pianta che passa inosservata, è forse l’unico motivo che giustifichi la presenza di questo Gelsomino in un giardino e quindi capiamo come di conseguenza la fioritura acquisti un aspetto da non trascurare! 

Detto ciò non credo che ci siano altri particolari degni di nota da dover portare all’attenzione di chi decida di mettere a dimora un Gelsomino d’inverno nel proprio giardino, quindi non resta che scovarne uno in qualche garden e portarlo nel proprio giardino per verificare se tutto ciò che ho detto corrisponde al vero. Io comunque sono quasi certo che questa pianta anche nelle mani di chi non ha il cosidetto pollice verde sarà capace di dare risultati appaganti, e se ciò non dovesse verificarsi credo che allora il giardinaggio non sia proprio la virtù a voi più affine!