ORTENSIA (Hydrangea)
La mutevole bellezza dei fiori di ortensia…
Eccoci a descrivere una pianta che amo in particolar modo per la sua bellezza e sopratutto per la sua rusticità e semplicità con cui grazie ad essa si possono avere dei risultati stupefacenti in zone altrimenti difficili per altre piante.
Esistono veramente parecchie specie di Ortensia (circa cinquanta), ma noi ora analizzeremo le più comuni e diffuse nelle nostre zone.
L’ortensia è una pianta che appartiene alla famiglia delle Hydrangeaceae, genere Hydrangea; la prima pianta presa in considerazione è la specie H. Macrophylla.
Sono pronto a scommettere che ognuno di noi conosce questa pianta anche se non ne possiede una nel proprio giardino. Il motivo è sicuramente dovuto al fatto che viene spesso utilizzata nel periodo di pasqua come pianta fiorita da regalare, anche se bisogna sapere che le piante trovate in questo periodo sono il frutto di coltivazioni in serra e quindi di “forzature” effettuate per ottenere la fioritura in largo anticipo rispetto la sua corretta epoca.
Questa pianta dallo sviluppo arbustivo può raggiungere dimensioni di due metri di altezza per altrettanto di diametro. La potatura viene fatta verso la fine dell’estate in maniera molto leggera, tanto che ci si limita a togliere le infiorescenze appassite, mentre quella vera e propria si effettua a pianta spoglia nel periodo invernale e preferibilmente verso la fine dell’inverno. Questo per evitare possibili danni da forti gelate che ne danneggerebbero i rami, specialmente se potati in maniera molto energica.
L’ortensia fiorisce sul ramo dell’anno precedente, quindi sono sconsigliate le potature troppo drastiche, limitandosi ad accorciare i rami che hanno portato il fiore. Oltre alla potatura di routine ogni tre o quattro anni si dovrebbe procedere al taglio di quei rami troppo vecchi e lignificati, diradando così la pianta e lasciando spazio ai nuovi getti più vigorosi e proliferi.
Attraverso la potatura possiamo contenere questo cespuglio in dimensioni molto più ridotte ed adattabili quindi ai giardini meno grandi.
Le foglie dell’Ortensia compaiono in primavera spuntando dai rametti che giungono spogli e all’apparenza secchi dall’inverno precedente; infatti si tratta di una pianta a foglia caduca anche se, in alcuni inverni parecchio miti e su piante situate in zone riparate, possiamo notare la persistenza di alcune foglie anche nei mesi invernali!
Le foglie di ortensia sono di un bel color verde brillante che rimane invariato per tutta la stagione estiva sino a giungere poi in autunno dove con l’arrivo dei primi geli si ha dapprima l’ingiallimento e poi il disseccamento di quest’ultime senza dar origine a colorazioni di parecchio interesse ornamentale.
Per quanto riguarda il tipo di terreno e l’esposizione bisogna tener conto del fatto che questa pianta predilige terreni freschi con ph acido e non sopporta molto le esposizioni per troppe ore al sole, specialmente nei mesi estivi. Durante l’estate infatti possiamo notare come, negli esemplari piantati in posti con parecchia esposizione al sole, le foglie non riescano a restare ben aperte ed abbiano un aspetto “appassito” nonostante magari vengano irrigate frequentemente! Quindi se dovessimo metterne a dimora una nel nostro giardino bisognerà accertarsi che possa avere un riparo dal sole almeno per quanto riguarda le ore pomeridiane ed utilizzare molto terriccio acido o anche torba per assicurarci che abbia un substrato corretto per il suo sviluppo ed una buona crescita.
Eccoci quindi giunti a descrivere il magnifico fiore dell’ortensia e la sua singolarità rispetto le altre piante, il quale gli è valso l’aggettivo “mutevole” che sicuramente avrà suscitato in voi qualche domanda leggendolo nel paragrafo di introduzione a questo articolo.
Oltre alle dimensioni delle infiorescenze che in alcune varietà sono ragguardevoli (30 cm) dobbiamo dire che esistono diverse tinte di colore che spaziano dal blu intenso, blu sfumato verso il viola, rosa, rosa più carico che da quasi sul rosso, sino ad un rosa sfumato di bianco e il bianco puro.