SERENELLA (Syringa Vulgaris)
il profumo dei fiori di lillà…
Ecco un comune arbusto che va ad aggiungere graziose note di colore e profumo nel rigoglioso mese di maggio.
Questa pianta proveniente dall’Asia e ormai largamente diffusa anche nel nostro continente appartiene alla famiglia delle Oleacee, genere Syringa e in questo caso la S. Vulgaris, anche se sicuramente a molti di voi sarà nota con il nome di Serenella o anche lillà.
Alla famiglia delle Syringa appartengono una trentina di specie circa, anche se la più nota e coltivata è la S. Vulgaris, che sarà quella descritta in questa pagina.
Questo arbusto dalla foglia caduca si sviluppa in piena terra sino a raggiungere i due /tre metri di altezza e un metro e mezzo/due di larghezza, le foglioline che compaiono nel mese di aprile sono cuoriformi e di un color verde chiaro che permane per tutta la stagione vegetativa.
A mio avviso questo arbusto si presta molto bene come essenza per la formazione di “siepi” o meglio quinte verdi che si tingono di colore nei mesi primaverili, offrendo una valida alternativa alla siepe di uso comune.
Pur essendo una pianta molto rustica, predilige i terreni leggermente calcarei e abbastanza freschi; di conseguenza se volessimo mettere a dimora una Serenella nel nostro giardino dovremmo avere la cura di riservargli un posticino abbastanza ampio per le sue dimensioni di sviluppo ed una posizione luminosa che non la esponga necessariamente per tutto l’arco della giornata ai raggi cocenti del sole.
Bisogna ricordare che la Serenella sopporta abbastanza bene i piccoli periodi di siccità, ma se la si vuole rigogliosa bisogna trapiantarla in un terreno non troppo arido, oppure intervenire con irrigazioni nei mesi più difficili.
Veniamo ora alla peculiarità di questa bella pianta e cioè i fiori! Contemporaneamente con lo sviluppo delle foglie si possono notare sui rametti la comparsa delle infiorescenze che sbocciano tra aprile e maggio assumendo la forma di vere e proprie pannocchie composte da molti fiorellini profumati.
I fiori di Lillà sono di color bianco/panna, rosa, viola più o meno intenso ed esistono anche alcuni ibridi dal margine del petalo con il colore contrastante.
Come spiegato in precedenza non si tratta affatto di una pianta con particolari esigenze e anche in fatto di potature non dobbiamo troppo forzare la mano se non ci sia una vera e propria necessità. Le potature della serenella infatti si limitano alla pulizia delle infiorescenze appassite e al taglio di piccoli rametti. Quest’ultima operazione deve essere eseguita subito dopo la fioritura, in quanto la serenella
fiorisce sui rami dell’anno precedente, quindi se facciamo una potatura invernale rischiamo di togliere gran parte della fioritura; contrariamente se si interviene tempestivamente nel periodo di post fioritura si concede alla pianta il tempo necessario per preparare i rametti che porteranno poi il fiore nell’anno successivo.
Ultimo aspetto da considerare, ma non meno importante, sono le proprietà attribuite a questa pianta dalla quale in passato si otteneva un febbrifugo con il decotto della corteccia, oppure un infuso con proprietà decongestionanti derivato dalle foglie, o ancora un olio per massaggi ottenuto con i fiori, oltre che ai profumi.
Se tutto ciò non bastasse dovete inoltre sapere che un tempo si credeva che tra i fiori della Serenella si nascondessero le fate e quindi piantata in un certo luogo ne estirpasse il male, con i fiori freschi che venivano messi negli ambienti come purificatori.
Ecco allora una pianta che se non dovesse convincere i più scettici di certo si farebbe amare comunque con il suo buonissimo profumo, mettendo d’accordo per una volta romantici e materialisti!